Passa ai contenuti principali

Denaro fiat di stato, oro, bitcoin e libertà

DI GIOVANNI BIRINDELLI
Il giorno del centesimo anniversario della fine della Prima Guerra forse non è inutile ricordare che questa fu resa possibile dall'abbandono dello standard aureo, cioè dalla sostituzione del denaro di mercato col denaro fiat di stato: «per finanziare le guerre i governi avevano necessità di inflazionare la massa monetaria. Lo standard aureo glielo impediva, così i politici e i banchieri centrali lo impedirono per decreto» (Gary North).
Forse non è inutile ricordarlo, perché oggi usiamo ancora il denaro fiat di stato, la cui accettazione è imposta con la forza dalle stesse autorità che oggi ricordano con cordoglio le vittime del conflitto.
Forse non è inutile ricordarlo anche perché abbiamo ancora le banche centrali, che continuano a fare quello per cui sono nate e per cui gli stati hanno concesso loro i privilegi che ne permettono l'esistenza: creare sempre più denaro dal nulla per trasferire risorse dalle persone allo stato nel modo più silenzioso e vile possibile, e consentire in questo modo l'incessante espansione della macchina statale, con crisi economiche cicliche e ulteriori guerre (di cui una mondiale) come solo alcuni fra i più importanti danni collaterali.
O forse, invece, oggi è inutile ricordarlo perché, poco meno di dieci anni fa, qualcuno che lo ha ricordato ha usato il suo genio per inventare bitcoin: un denaro fiat di mercato non arbitrariamente inflazionabile e resistente alla censura statale.
Il giorno del centesimo anniversario della fine della Prima Guerra mondiale possiamo essere grati a Satoshi Nakamoto, chiunque egli sia, per aver inventato un "oro digitale" il cui uso come moneta, al contrario di quello dell'oro fisico, lo stato può vietare ma non può impedire.

Commenti

Post popolari in questo blog

LEONARDO FACCO E GIACOMO ZUCCO: IL FUTURO DELLA REALTÀ

Il 28 marzo 2018 si è tenuto a Brescia, all'Hotel Vittoria un incontro pubblico nel quale è stato presentato il libro di Leonardo Facco: " IL CONTE DI MONTECRYPTO". Un ringraziamento ai partecipanti che ci hanno gratificato con i complimenti per la riuscita dell'evento e per la capacità dei relatori nell'aver catturato per quasi 2 ore l'attenzione dei presenti. Leonardo Facco e Giacomo Zucco, che ringraziamo per aver accettao il nostro invito, grazie al loro pragmatismo e al loro calarsi nella realtà, ci hanno raccontato la società di oggi, le situazioni irrisolte e il futuro che potrebbe essere. L'hanno fatto con passione, con chiarezza, con determinazione appassionando il pubblico presente. Il libro (da leggere) è stato lo spunto per affrontare temi attuali come il Venezuela, ben conosciuto dall'autore avendoci vissuto per anni, e la società presenta e future per arrivare alla tecnologia e alle monete virtuali  con le implicazioni che ne po

LE DIFFERENZE TRA INGHILTERRA E EUROPA: BRAVI I RELATORI

Lunedì sera si è svolto un altro incontro pubblico organizzato dalla nostra associazione e l'argomento era attualissimo: le differenze tra Gran Bretagna ed Europa. In tempi di elezioni e di brexit la possibilità di comprendere il perché di determinate scelte e vicessitudini ha offerto un contributo importante per approfondire ciò che, troppo spesso, i media e la politica affrontano con superficialità. É stata colta l'occasione per presentare il libro del professor Claudio Martinelli (insegna diritto pubblico comprato alla Bicocca) "Diritto e diritti oltre la manica"; un libro che aiuta a comprendere le diversità inglesi che hanno radici profonde e che mai sono state scalfite nel corso del tempo. La Brexit non nasce da un colpo di testa, da un risveglio improvviso, ma da un sentimento insito nella popolazione d'oltre manica che li differenzia profondamente dal pensiero presente nel continente. E quindi, a livello giuridico, sociale, politico, economico i

UN ROMANZO LIBERTARIO: IL CONTE DI MONTECRYPTO

LEONARDO FACCO è un'editore, giornalista, autore di saggi, ma questa volta ha voluto cimentarsi in un romanzo. Senza venire meno al fil rouge della sua vita: comunicare la libertà. E anche in questo libro IL CONTE DI MONTECRYPTO, seppur con modalità differenti, traspare chiaramente il pensiero dello scrittore.  Lo ha fatto in modo differente, raccontando una storia nella quale si trovano sentimenti, elementi autobiografici, realtà e fantasia. É anche un giallo. Il tutto condito dalla continua ricerca della libertà. Uno dei personaggi principali è un detective che potrebbe rappresentare la speranza dell'autore di tutta una vita. In pratica, un uomo ignaro della cultura liberale che, a causa degli eventi, si ritrova immerso nel mondo liberale, nel suo modo di pensare e di essere comprendendone i valori e il fatto che, la libertà, non arriva per caso, ma è una conquista che richiede sacrifici e perseveranza per ottenere la soddisfazione finale. Leonardo Facco è riuscito a